Negli anni questo metodo è divenuto il processo principale per il settore delle calzature antinfortunistiche in quanto assicura prodotti più duraturi e resistenti rispetto ad altri metodi come per esempio l'incollaggio.
L'iniezione è caratterizzata da 3 fasi principali.
La prima è denominata Cardatura in cui la tomaia viene appunto raschiata nel profilo in cui la suola andrà a formarsi; la seconda è la vera e propria iniezione in cui viene iniettato all'interno dello stampo diversi elementi liquidi che, reagendo insieme, passano allo stato solido e formano un unico corpo con la tomaia precedentemente cardata; la terza è la rifilatura e finitura in cui la scarpa viene ripulita della suola in eccesso.
La principale caratteristica delle suole che vengono iniettate è la tenuta della suola sulla tomaia.
Infatti grazie alle fasi di cardatura e iniezione, suola e tomaia formano un corpo unico rendendo impossibile un distaccamento della suola.
I macchinari e iniettori robotizzati che gestiscono la fase di iniezione rendono possibile la scelta tra numerosissime densità della suola.
Ciò ci permette di scegliere l'ideale morbidezza della suola a seconda del settore di utilizzo e quindi di offrire una calzatura antinfortunistica estremamente performante.
Il materiale utilizzato nelle nostre suole è il poliuretano.
Questo è uno dei pochi materiali che anche a distanza di diversi anni dal primo utilizzo mantiene le proprie caratteristiche fisiche. Per questo si dice che ha "memoria". Ciò è molto importante perchè evita che la calzatura con il tempo si deformi e faccia assumere all'utilizzatore posture pericolose per la salute dello stesso.